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Si parte. marzo 23, 2011

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Sono sei anni che chiedo. Sono sei anni che aspetto risposte. Se nessuno me le darà, se nessuno mi ascolterà, magari decido di scendere in campo.

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La diretta del 2 ottobre a Canale Italia. marzo 23, 2011

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Ecco alcuni minuti della diretta a Canale Italia nel pomeriggio Italia con Ambra Orfei.

Questo è solo l’inizio……..

marzo 23, 2011

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iporto un articolo di oggi sul Corriere della Sera:

Tempi d’attesa fuorilegge per quasi un milione e mezzo di visite e per oltre 350 mila esami diagnostici. Nell’ultimo anno, per riuscire ad andare dal medico, i milanesi hanno spesso aspettato più dei 30 giorni previsti per l’ortopedico, il ginecologo, il dermatologo, l’urologo e l’oculista e più dei 60 giorni indicati per le ecografie, le tac e le risonanze magnetiche.

I limiti massimi fissati dalla Regione per avere un appuntamento sono stati sforati, infatti, per il 16 per cento dei controlli specialistici e per il 5 per cento degli accertamenti diagnostici. È quanto emerge da un documento riservato dell’Asl sul piano di contenimento delle liste d’attesa per il 2010. Sono ancora il vero punto dolente della sanità. Quello che fa imbufalire i cittadini e correre ai ripari il Pirellone, costretto a stanziare 45 milioni di euro extra per ridurle. Sono giorni di riunioni e agitazione per i manager ospedalieri: entro questa sera devono presentare all’assessorato della Sanità i loro progetti per risolvere le situazioni più gravi.

Tra le ipotesi al vaglio anche quella di pubblicare online i tempi d’attesa per orientare i pazienti verso gli ambulatori con meno code. Si legge nel dossier dell’Asl: «Scorporando i dati per mese di rilevazione, tipologia di erogatore (ospedale, ndr) e tipo di prestazione, si evidenziano alcune criticità che necessiteranno di una maggiore attenzione (…) al fine di migliorare le tempistiche previste dalle normative ». E ora i ritardi non sono più tollerabili. Le liste d’attesta maggiori riguardano, come denunciato più volte dal Corriere, l’oculistica: tre prenotazioni su dieci sono fuorilegge, ossia superano i 30 giorni previsti.

Al Fatebenefratelli- Oftalmico per un controllo agli occhi c’è chi deve aspettare anche un anno (per le urgenze però — unico in città — è attivo 24 ore su 24 il Pronto soccorso); al San Raffaele per una risonanza magnetica alle orbite l’attesa con il servizio sanitario nazionale è di 18 mesi (contro il mese in media per chi è disposto a sborsare 1.100 euro). Problemi simili si riscontrano per le gastroscopie, dove solo il 70% delle prestazioni viene ottenuto nei termini stabiliti dal Pirellone. Lo scorso 8 gennaio il governatore Roberto Formigoni aveva sentenziato: «I tempi d’attesa sono, comunque, i migliori d’Italia».

Probabile. Complessivamente nel 2009 le prestazioni sono state offerte ai pazienti nei tempi indicati in più del 90% dei casi. Rispetto al 2006 c’è stato un miglioramento sul fronte delle visite specialistiche: allora le percentuali di sforamento erano del 23%. Ma nulla è cambiato per gli esami diagnostici. E, comunque, c’è ancora da migliorare. Lo sottolinea l’Asl stessa nel suo documento: «Gli ospedali dovranno, in caso di superamento dei tempi massimi stabiliti, mettere in atto tutti i provvedimenti necessari per la riorganizzazione della loro attività». E chi non ci riuscirà adesso rischia di vedersi tagliare i finanziamenti.

Simona Ravizza
25 gennaio 2010

Un mondo a metà (da un’idea di Paola Iencarelli, ortottista). marzo 23, 2011

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Arrivederci a WWW.SANITASANA.COM marzo 5, 2011

Posted by occhioalgolf in Arrivederci.
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L’Italia dei Valori, il 2 marzo 2011, mi ha nominato Responsabile Regionale Sezione Dipartimentale “Errori in campo sanitario e cause disavanzi sanitari regionali”. Contemporaneamente mi ha offerto la Candidatura alle prossime elezioni del Consiglio Comunale di Milano del 15 e 16 maggio 2011.

Così ho deciso di creare il nuovo sito ufficiale WWW.SANITASANA.COM: vi invito a seguirmi e vi chiedo, indipendentemente dalla vostra idea politica, alle prossime Elezioni Comunali di Milano di votare l’Italia dei Valori e di scrivere Domenico De Felice.

Questo è il mio “Manifesto dei Valori”. Per una Sanità Sana partendo da Milano.

Grazie a tutti e “Arrivederci a WWW.SANITASANA.COM“.

Sanità nel mirino. E se facessimo controlli? febbraio 23, 2011

Posted by occhioalgolf in Controlli sanitari.
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Nella sanità “si intrecciano con sorprendente facilità veri e propri episodi di malaffare con aspetti di cattive gestioni talvolta favorite dalle carenze del sistema dei controlli”. Lo sottolinea il procuratore generale della Corte dei Conti, Mario Ristuccia, ieri, 22 febbraio 2011, a Roma nella relazione alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario.

Qualche idea utile. febbraio 10, 2011

Posted by occhioalgolf in antibiotici., confezioni farmaci.
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Usando colliri antibiotici mi è venuta un’idea. Come sapete quando si usa un antibiotico bisogna utilizzarli per un periodo specifico di almeno otto giorni. Per esempio nel postoperatorio di cataratta io uso un antibiotico associato a cortisonico in monodose. Bisogna usarlo per otto giorni quattro volte al giorno. Da qui trentadue fialette monodose. La scatola di questo collirio ne contiene trenta. La società farmacologica italiana, da me interpellata sull’utilità di inserire almeno trentacinque monodosi, mi ha così risposto:

“In merito alla segnalazione che hai avuto dal dott. De Felice, relativa all’esigenza terapeutica di avere sul mercato una confezione di …. da 35/40 monodosi, ti riassumo quanto discusso con i colleghi dell’ufficio regolatorio:

  • In teoria esiste la possibilità di cambiare le confezioni di vendita di un farmaco, ma-trattandosi per l’appunto di un farmaco si tratta di modifiche (seppure minori) al dossier di registrazione che, come tali, vanno presentate all’autorità competente, ovvero all’AIFA.
  • Questo tipo di procedura presuppone valutazioni sia di tipo tecnico/regolatorie che di tipo economico perché, chiaramente, implica dei costi.
  • Ad oggi l’azienda sta ottemperando a diversi impegni su tutti i fronti presi in esame (tecnici, regolatori e finanziari), quindi seppure quello che riporti sia un suggerimento interessante, al momento non possiamo dargli seguito.

Detto questo, ringrazia il dott. De Felice da parte nostra ovviamente per la segnalazione, perché è proprio da questo tipo di “attenzione” dei nostri interlocutori che si possono trarre degli ottimi spunti di riflessioni per migliorare i nostri prodotti, anzi siete sempre invitati a stimolare qualsiasi tipo di osservazione e a riportarcele. Personalmente, come product manager del prodotto, mi adopererò (a momento debito) affinché questa richiesta venga valutata, perché mi sembra molto interessante.”

Non so se cambierà la confezione che alla fine potrebbe portare, oltre a risparmio del paziente, anche risparmio societario, pensando alla confezione di carta e plastica, allo smaltimento ecc. Io spero di si. A volte da piccole idee si hanno grandi progetti.

pazienti.org febbraio 3, 2011

Posted by occhioalgolf in pazienti.org.
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Questo portale, dalla parte dei pazienti, ospita sanitasana per una intervista su: “la retinopatia diabetica: vedere e rivedere!”

Leggi l’articolo

Vi consiglio di guardare questo portale che ho linkato tra i blogroll come “pazienti in vista!”

Percorrendo la vita. febbraio 1, 2011

Posted by occhioalgolf in indigenti, Opera San Francesco.
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Oggi per la prima volta, a 56 anni, ho prestato opera di volontariato puro all’Opera San Francesco di Milano in Via Bonfanti, 9.

Ho fatto visite oculistiche agli emarginati. La prima cosa che ho notato è la disponibilità, attenzione e preparazione della Suora che mi ha accolto, che mi ha illustrato il lavoro e la struttura. La luce negli occhi ed il sorriso sulla bocca dei volontari tutti, a cominciare dal custode. I colleghi simpatici e disponibili. Spesso, nel mondo di oggi che corre ad una velocità impressionante, queste cose sfuggono.

Ma ciò che più mi ha colpito è stata la gentilezza, il sorriso costante ed il ringraziamento di queste persone deboli che apprezzano il lavoro fatto per loro. Tornando in metropolitana ho incontrato un paziente appena visitato che mi ha raccontato la sua storia, forse una come tante, il fatto che non vede suo figlio da più di sette anni perchè non riesce a risparmiare i soldi per il viaggio e cerca di mandare alla sua famiglia tutto per farlo crescere. Andare direttamente a contatto con queste storie per me è devastante. Penso a mia figlia ed alle conseguenze della separazione. Capisco i separati e le loro situazioni, a volte, sovrapponibili a quella del paziente dello Sri Lanka.

Sono contento e stasera, dopo tanto tempo, andrò a letto con il cuore in pace.

On-line è bello e…caotico! febbraio 1, 2011

Posted by occhioalgolf in Certificati malattia.
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I medici italiani sono pronti a fare disobbedienza civile contro il Governo, dando vita a una protesta senza precedenti. La battaglia dei certificati online sta per arrivare al suo culmine: dal primo febbraio è prevista l’applicazione delle sanzioni per i camici bianchi che non mandano per via informatica all’Inps i referti di malattia. Se i dati del malato non vengono comunicati per due volte, può scattare il licenziamento. Il punto è che da una parte molti professionisti, circa la metà, non sono ancora pronti perché non hanno programmi e connessioni adeguate, dall’altro, accusano i sindacati, il ministero non ha messo a disposizione un sistema efficiente, perché spesso, soprattutto il lunedì, il cervellone si blocca e il call center che lo dovrebbe sostituire non funziona quasi mai. Parola di Giacomo Milillo, il segretario del sindacato più rappresentativo dei medici di famiglia, la Fimmg, persona normalmente pacata che su questa questione si scalda molto. “Non prevedere un rinvio del sistema sanzionatorio sarebbe come gettare un fiammifero sulla benzina. Faremo disobbedienza civile. Del resto l’ingiustizia è lampante. Il medico viene colpito con la sanzione disciplinare, che tra l’altro non è graduata, se non ha l’attrezzatura adeguata ma paga anche se non funziona il cervellone del ministero. Quando si blocca tutto si perde un mare di tempo e la burocrazia ruba spazio all’assistenza ai pazienti”.
Tutti i sindacati si sono riuniti venerdì, ospedalieri con medici di famiglia, internisti con dottori del pronto soccorso. Hanno chiesto un incontro urgente con il ministro Brunetta, hanno scritto ai dicasteri interessati dalla riforma (oltre a Pubblica amministrazione e innovazione, Economia, Sanità e Lavoro) e alle Regioni. È partita anche una lettera per Berlusconi. I camici bianchi non intendono accettare le sanzioni. “Bisogna rinviarle per un anno – dice Milillo – Ci aspettiamo che si prenda questa decisione”.
Il nuovo sistema per la trasmissione dei certificati di malattia all’Inps è stato introdotto nell’aprile del 2010 ed ha iniziato a lavorare a giugno. Quando il professionista decide che un paziente deve restare a casa, scrive sul suo computer il referto che parte direttamente verso il cervellone dell’Inps, facendo ottenere un indubbio risparmio di tempo, e viene stampato in due copie per la persona malata, che ne terrà una per sé e manderà l’altra, senza diagnosi, al datore di lavoro. “Intanto, il cervellone si blocca spesso – dice Milillo – A quel punto si può chiamare il call center, con cui non si riesce mai ad arrivare in fondo alla procedura. Questo strumento servirebbe anche quando si accerta la malattia al domicilio del paziente, nel caso questi non abbia una connessione veloce”. Ma ci sono anche tantissimi medici che non hanno istallato i programmi o non hanno connessione. I sindacati stimano che si tratti del 50% dei professionisti. Bisogna tener presente che si calcola anche chi lavora in ospedale. “Regioni come Lombardia ed Emilia sono molto avanti, tutti possono mandare i certificati online, altre sono molto indietro”, spiega Milillo.